mercoledì 29 luglio 2015

TESORO RITROVATO IN UN RELITTO IN FLORIDA


Scoperto tesoro in antico relitto al largo della Florida


Scoperto un tesoro in monete d'oro del valore di almeno 1 milione di dollari, ancora custodite in un relitto di nave affondato al largo della Florida ben 300 anni orsono.
A trovare il bastimento con il mitico forziere stracolmo d'oro è stato Eric Schmitt, un uomo della Florida che si era lanciato alla ricerca della nave spagnola affondata durante la sua rotta tra l'Havana ed il vecchio continente.
Tra gli svariati manufatti rinvenuti figura una moneta rarissima d'oro chiamata Tricentenaria Reale, creata appositamente per il sovrano di Spagna, Filippo V.
Secondo le dichiarazioni di Schmitt alla stampa Usa, solo questa moneta vale almeno 500.000 dollari.
Il primo avvistamento della nave venne fatto proprio da Schmitt mentre faceva immersioni subacquee al largo di Fort Pierce in Florida.
La nave faceva parte di una flotta di altri 11 o 12 bastimenti spagnoli che trasportavano circa 3.5 milioni di pesos oltre a gioielli della regina di Spagna.
La flotta naufragò in un uragano, più di 1.000 membri dei vari equipaggi perirono e solo parte dei tesori perduti nell'oceano è stata recuperata. 
I TESORI NASCOSTI ESISTONO!!!

I DIRITTI INTERNET







Internet ha contribuito in maniera decisiva a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le Istituzioni. Ha cancellato confini e ha costruito modalità nuove di produzione e utilizzazione della conoscenza. Ha ampliato le possibilità di intervento diretto delle persone nella sfera pubblica. Ha modificato l’organizzazione del lavoro. Ha consentito lo sviluppo di una società più aperta e libera. Internet deve essere considerata come una risorsa globale e che risponde al criterio della universalità. L’Unione europea è oggi la regione del mondo dove è più elevata la tutela costituzionale dei dati personali, esplicitamente riconosciuta dall’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali, che costituisce il riferimento necessario per una specificazione dei principi riguardanti il funzionamento di Internet, anche in una prospettiva globale.
Questa Dichiarazione dei diritti in Internet è fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona. La garanzia di questi diritti è condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale. Internet si configura come uno spazio sempre più importante per l’autorganizzazione delle persone e dei gruppi e come uno strumento essenziale per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale. I principi riguardanti Internet tengono conto anche del suo configurarsi come uno spazio economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico. Una Dichiarazione dei diritti di Internet è strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sovranazionale.

domenica 26 luglio 2015

LO STILE DELL'ESTATE 2015

Allianz 1

MODA TAGLI DI CAPELLI CORTI ESTATE 2015:TRA RASATURE, FRANGE E CASCHETTI LONG BOB

Ecco le ultimissime tendenze di stile riguardo la moda dei tagli di capelli estate 2015: corti e caschetti.

Ben ritrovati con un nuovo articolo riguardante le ultime tendenze di stile e la moda dei tagli di capelli estate 2015:corti, cortissimi, rasature estreme, ciuffi punk rock ma anchecaschetti long bob e frange curate nel minimo dettaglio, quali i look giusti da avere per ogni momento e adatti ad ogni tipo di viso? In questo nuovo articolo analizzeremo nel dettaglio gli ultimissimi aggiornamenti legati alle acconciature di questa rovente quanto bella estate.

Capelli estate: ecco i corti e i caschetti per il 2015, la moda

Se siete particolarmente amanti dei tagli di capelli corti, questa estate 2015 sta sicuramente parlando di voi tra rasatureciuffi un po' 'aggressivi' in stile punk e cortissimi per evidenziare i lineamenti del viso e lo sguardo. Tra i vari tagli corti, spiccano in questo periodo il pixie cut ma anche i boyish (per uno stile alla 'maschietta').
Se invece prediligete i tagli medi, adatti praticamente ad ogni tipo di volto in quanto molto versatili, vi consigliamo di chiedere informazioni al vostro parrucchiere di fiducia per un bellissimo caschetto long bob, magari liscio e con una semplice riga laterale per donare al volto eleganza ma allo stesso tempo estrema semplicità. Il caschetto è adattissimo riguardo le mode del momento e le tendenze di stiledell'estate 2015 in quanto presenta un forte cambiamento senza però stravolgere del tutto il proprio look.
Per quanto riguarda le medie lunghezze inoltre, consigliamo di associarle anche a delle frange, avendo cura di lisciarle scrupolosamente e mantenerle perfette e sempre ordinate. Se non avete tempo da dedicare ai vostri capelli, è preferibile non scegliere un taglio con frangia ma piuttosto, se il vostro viso ve lo permette, puntate su tagli di capelli corti, pratici e davvero adattissimi ad ogni tipo di occasione, sia le più eleganti che quelle easy e trendy.

venerdì 24 luglio 2015

LA CUGINA DELLA TERRA



Si chiama Kepler 452b e orbita intorno a un proprio Sole. Potrebbe ospitare vita.


Un’ altra Terra, un pianeta cugino, forse gemello, «vicino» e con tutte le condizioni potenziali necessarie per aver ospitato o ospitare a tutt’oggi la vita: un sole simile al nostro, un anno lungo quanto quello terrestre, una forza di gravità, temperatura, clima e terreno favorevoli alla presenza di acqua. È questa la storica scoperta annunciata oggi dai dirigenti della Nasa con parole cariche d’emozione. 

Si tratta di «Kepler 452b» - questo il nome dato dagli astrofisici - e si trova a 1.400 anni luce da noi. Orbita attorno alla sua stella ogni 385 giorni. «Siamo più vicini a rispondere alla domanda che l’umanità si fa da millenni se siamo soli nell’universo. Siamo alla vigilia di poter osservare un pianeta simile alla Terra», ha annunciato Jon Grunsfeld, direttore delle Missioni Scientifiche della Nasa.  

L’agenzia spaziale statunitense ha svelato i dettagli in una conferenza stampa.  

Il nome  
Si chiama Kepler 452b.  

Età  
È più vecchio del nostro globo: ha 6 miliardi di anni.  

Dimensioni  
È grande una volta e mezza la Terra. 

Dove si trova  
È stato localizzato nella zona Goldilocks, un’area “abitabile” di un sistema stellare a 1400 anni luce da noi.  

Il tempo  
Su Kepler 452b un anno dura 385 giorni, con un’analoga alternanza tra giorno e notte. 

Ha un suo Sole  
La stella attorno alla quale orbita somiglia al nostro Sole, ma è più anziano.  

Temperatura  
Riceve il 10% in più di energia dal suo Sole rispetto alla Terra, ma la vita è possibile perché le temperature non escludono la presenza di acqua. 

Ad individuare il pianeta è stato il telescopio “Kepler” lanciato in orbita nel 2009 proprio con lo scopo di individuare stelle lontane, simili al sole, con i loro possibili pianeti. «Possiamo pensare a “452-b” come un cugino più vecchio della Terra, che ci dà l’opportunità di osservare come il nostro pianeta potrebbe evolversi», ha spiegato Jon Jenkins, capo analista del telescopio Kepler. Nel 2017 - ha annunciato Grunsfeld - la Nasa lancerà un nuovo telescopio con l’unico scopo di studiare i pianeti vicini con similitudini alla terra.  

martedì 21 luglio 2015

XYLELLA ULTIME NOTIZIE

Xylella, commissario Ue nel Salento: “Avanti con i tagli degli ulivi”. Francia ritira embargo.



Il commissario europeo per la Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis visita il Salento: applicazione immediata di tutte le misure previste, comprese le eradicazioni massicce degli ulivi. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina riconosce per la prima volta una fitopatia come calamità naturale. La Francia ritira l’embargo contro la Puglia
Sull’applicazione delle misure comunitarie per frenare la diffusione del batterio Xylella fastidiosa non si tentenna più. L’avanti tutta l’hanno annunciata da Lecce, ieri pomeriggio, prima il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e poi il commissario europeo per la Salute delle piante, Vytenis Andriukaitis.

Avanti con i tagli degli ulivi infetti e, fuori dal Leccese, anche di quelli sani nel raggio di cento metri. Avanti con l’uso di fitofarmaci e con le multe da mille euro a chi non ara i campi e non usa pesticidi. Avanti anche con gli indennizzi, perché per la prima volta il governo ha riconosciuto come calamità naturale una fitopatia. Bisogna dare risposta alle troppe pressioni, dentro e fuori dall’Italia. Il primo risultato? La Francia ha revocato l’embargo lanciato contro l’importazione di piante dalla Puglia e in parte lo ha fatto anche l’Algeria. Il secondo? Al momento, è evitata per l’Italia la procedura di infrazione comunitaria.

Chi paga? Per ora, solo il Salento: gli alberi saranno abbattuti, senza avere la certezza, che scientificamente ancora non c’è, se a farli seccare sia davvero quel patogeno. Resta questa la questione nevralgica, eppure è confinata a dettaglio in tutta la gestione di una malattia composita e che non a caso si chiama “Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”. Ma tant’è.

“L’impressione che ho avuto, di fronte a un paesaggio terrificante, è che bisogna agire subito. È una tragedia”. Andriukaitis non ha ammesso sconti, specie dopo essere stato accompagnato nelle campagne intorno a Gallipoli, nel cuore del primo focolaio d’infezione, lì dove tutto ha avuto inizio. Ha chiesto conto di ogni cosa, ha incontrato in Prefettura i delegati di associazioni ambientaliste, produttori, amministrazioni locali. E poi ha sentenziato: “Abbiamo perso molto tempo. Sono qui perché mi sento anch’io responsabile e dobbiamo convincerci che è responsabilità di tutti, per questo chiedo ai miei colleghi di agire con più coerenza”.

Una frecciata evidente all’Italia, che prorogherà lo stato di emergenza e che nel frattempo corre ai ripari per evitare gli strali di Bruxelles: saranno potenziati i monitoraggi, con 80mila analisi (il 90 per cento in Puglia) nell’arco di un anno; sul territorio saranno inviati altri 500 forestali con la qualifica di agenti fitosanitari; sarà rafforzata la ricerca sulle soluzioni, con uno studio europeo a guida italiana e uno nazionale collegato. Al via anche i risarcimenti: 11 milioni di euro per le aziende agricole che dimostreranno una perdita superiore al 30 per cento della loro produzione lorda vendibile e per le quali è prevista anche la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi assistenziali e previdenziali. Per le altre e per i vivaisti sul lastrico, si attingerà da una parte dei 13 milioni di euro del budget del commissario straordinario. “Dobbiamo prendere la situazione per le corna – ha detto Martina – e abbiamo massima fiducia in un piano che ha pure passaggi delicati, ma della cui applicazione ci prendiamo l’onere”.

Trema il Salento. E teme una sospensione di fatto dello stato di diritto: dopo aprile, a Oria (Br), il 7 luglio scorso 45 ulivi secolari sono stati sradicati a partire dalle 4 del mattino, con comunicazioni notificate ai proprietari solo tre ore dopo. Nessuna informazione sulle analisi eseguite sulle piante. Nessuna pubblicazione preventiva degli atti normativi presupposti. Impossibile ribattere.

Bari che fa? “La strategia adottata è la migliore possibile, anche se va migliorata”, ha sostenuto a Lecce il neogovernatore Michele Emiliano, annunciando la “liberazione della ricerca”. Ha consegnato una lettera ad Andriukaitis per chiedere a Bruxelles la revisione della decisione comunitaria, soprattutto in tema di eradicazioni massicce. Il 2 luglio scorso, però, ha firmato un’altra missiva, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Dipartimento di Protezione civile e di tenore diverso: ha evidenziato “la necessità da parte della Regione Puglia di accelerare l’attuazione delle misure previste agli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14 del decreto ministeriale del 19 giugno 2015”. A cosa si riferiscono? Al contenimento del batterio, anche attraverso l’estirpazione delle piante a go go, soprattutto fuori dal Leccese.

domenica 19 luglio 2015

BOOMDABASH..REGGAE MUSIC SALENTINA


Boom Da Bash


Boom Da Bash, talvolta scritto BoomDaBash, sono una band italiana, di origine salentina, tra la provincia di Brindisi e Lecce. Si differenziano dagli altri gruppi reggae, perché il Sound Jamaicano è accompagnato dal ritmo della loro terra d’origine, il Salento, e per i loro messaggi "positivi" e "puliti" senza nessun tipo di propaganda; sono molto impegnati anche nel sociale, infatti parteciparono al raduno di protesta contro la mafia a Mesagne, organizzato in seguito alla tragedia avvenuta all’ingresso dell’istituto “Morvillo-Falcone”, luogo in cui perse la vita Melissa Bassi.[1] Il loro stile sa sapientemente unire le radici reggae con il soul, la drum and bass e l’hip hop, il tutto orchestrato da sintetizzatori, suoni elettronici, chitarre in levare e ritmi one drop;tutti questi elementi hanno fatto dei BoomDaBash una delle voci più interessanti ed innovative della scena italiana e uno dei migliori gruppi emersi nella scena reggae italiana negli ultimi anni, permettendogli di conquistare anche il pubblico d’oltreoceano. Il 16 giugno 2015 è uscito il loro nuovo album "Radio Revolution".

Biografia


I Boom Da Bash nascono a Mesagne come sound system nel 2002 dall'unione del deejay Blazon, dei due cantanti Biggie Bash,Payà e dal beatmaker abruzzese Mr. Ketra. Dopo l'incontro e collaborazione con Treble, ex Sud Sound System, i Boom Da Bash diventano un gruppo a tutti gli effetti e nel 2008 pubblicano il loro primo disco, dal titolo Uno (Elianto Edizioni).

Vantano prestigiose partecipazioni nei migliori festival reggae d'Europa e d'Italia, tra cui si ricorda il Rototom Sunsplash, Gusto Dopa al Sole, Arezzo Wave, Positive River festival,Salento Sound fest e molti altri.

Nel 2011 presentano il loro secondo lavoro, Mad(e) in Italy, trascinato dal singolo Murder che gli consente di vincere sempre nello stesso anno l'MTV New Generation Contest, concorso musicale indetto durante gli MTV Days.

Il 12 giugno 2012 pubblicano il singolo dal nome Danger, e nel mese di ottobre dello stesso anno sono impegnati in una mini tournée negli Stati Uniti, con concerti a New York,Miami e Los Angeles, riscuotendo un buon successo anche oltreoceano e facendo tappa all'Hitweek Festival.

L'11 giugno 2013 viene pubblicato per Soulmatical l'album SuperHeroes, composto da 13 tracce e contenente collaborazioni con i Sud Sound System, Clementino, Dj Double S,Bobby Chin dei BlackChiney e con i Ward 21.

Attualmente il gruppo si esibisce in show-case come sound system, oppure in live, supportato in concerto dalla backing band denominata The Cool Steppers.

A Giugno 2014 pubblicano il singolo L'Importante duettando con il gruppo reggae italiano Otto Ohm. Il singolo è un remake della canzone Amore al terzo piano degli Otto Ohm.

Il 30 settembre 2014 è uscito il nuovo album di Fedez, Pop-Hoolista, contenente tra i vari duetti, quello con Boom Da Bash nel brano M.I.A..

Il 16 giugno 2015 pubblicano il loro quarto album "Radio Revolution", che a poche ore dall'uscita sulle piattaforme digitali, è riuscito a conquistare le prime posizioni della classifica di iTunes.



Componenti


  • Blazon (Angelo Cisternino) - DJ e produceer
  • Biggie Bash (Angelo Rogoli) - Cantante
  • Payà (Paolo Pagano) - Cantante
  • Mr. Ketra (Fabio Clemente) - Beatmaker                      

giovedì 16 luglio 2015

°CLEMENTINO° GALLIPOLI(LECCE) BLU SALENTO 12/08/2015





Parte il 18 giugno da Roma il nuovo tour di Clementino, che a due anni di distanza dal fortunato Mea culpa ha pubblicato il suo quarto album Miracolo!.
Il titolo della nuova fatica discografica del rapper campano fa proprio riferimento al crescente successo che ha avuto fino ad ora e che nel 2013 lo ha portato sui palchi di più di 40 location con il tour precedente. Dopo un periodo di meritatissimo riposo il nostro si prepara ora a tornare in viaggio per far ascoltare dal vivo ai suoi fan i recenti inediti. Ad accompagnarlo ci sarà il fido dj Tayone e di città in città ospiterà sul suo palco ospitisempre diversi. Sono dodici le tappe del Miracolo! Tour annunciate – tra cui spicca quella al Carroponte di Milano il 26 giugno – ma il calendario è ancora in via di definizione e nelle prossime settimane arriveranno ulteriori aggiornamenti.
Miracolo! è stato prodotto da Dj Shablo e contiene le collaborazioni con tantissimi colleghi e amici di Clementino, da MarracashFabri FibraGuè Pequeno, Rocco Hunt, a Salmo, Noyz Narcos e tanti altri. Numerosi anche gli esponenti della scena musicale napoletana, tra cui figurano Tony Esposito, con cui ha lavorato al nuovo singolo Luna, il sassofonista e cantante James Senese e l’attore Alessandro Siani. Una menzione particolare la merita la partecipazione di Pino Daniele al brano Da che parte stai?, uno dei suoi ultimi lavori prima della prematura scomparsa dello scorso gennaio.
Ecco le date del tour 2015 di Clementino:
18 giugno: Roma, Circolo Andrea Dori
26 giugno: Sesto S.Giovanni (MI), Carroponte con Nitro
03 luglio: Reggio Calabria, Top Club
04 luglio: Salerno, Piazza G.Gloriosi loc. Torrione, Notte Bianca
09 luglio: Collegno (TO), Parco della Certosa – Flowers Festival
17 luglio: Bitonto (BA), Demodè Festival CONCERTO ANNULLATO
24 luglio: Laterza (TA), Stadio Comunale “Madonna delle Grazie”
25 luglio: Solofra (AV), Piazza Mercato
27 luglio: Volturara Irpina (AV), Piazza Roma
01 agosto: Castellammare del Golfo (TP), Beat Full Festival
06 agosto: Catanzaro Lido (CZ), Area Magna Grecia
08 agosto: Villammare (SA), Lungomare
12 agosto: Gallipoli (LE), Blu Salento
14 agosto: Diamante (CS), Sottosopra Beach
15 agosto: Vasto Marina (CH), Rotonda di Viale Dalmazia
16 agosto: Santi Cosma e Damiano (LT), Ippodromo del Garigliano
30 agosto: Bellizzi (SA), Piazza Mercato
05 settembre: Marinella di Selinunte (TP), Malibù Discoteque

domenica 12 luglio 2015

...CULTURA SALENTINA..TERRACOTTA E MAIOLICA..


TERRACOTTA, MAIOLICA, CERAMICA, CRETA, ARGILLA, COSA SONO?
Esistono molti termini per indicare la ceramica. Il termine ceramica si usa infatti per indicare un elenco eterogeneo di prodotti, tra cui gresporcellanamaiolica e terracotta, che tra loro hanno in comune solo il materiale utilizzato, ossia l'argilla, detta anche creta (prende il nome dall'isola di Minosse, in cui si dice sia nata la produzione di ceramica) la quale, a seconda della composizione chimica e del territorio d'estrazione, assume caratteristiche diverse. Quindi tutti questi nomi indicano la stessa cosa: terra cotta al fuoco.
In Salento si è sviluppata sin dall'antichità la produzione della terracotta e della ceramica, diffusa in tutto il territorio, ma molto radicata a San Pietro in Lama, Cutrofiano, Grottaglie e Lucugnano. 
E' accertato storicamente che la produzione di ceramiche iniziò nel neolitico. I Messapi furono grandi produttori di manufatti in terracotta e maiolica. La scoperta della lavorazione dell'argilla si deve probabilmente all'incontro di altri popoli provenienti dalla Grecia e dalle zone limitrofe, come i Micenei, ma le tecniche di lavorazione ben presto furono assimilate e personalizzate dai Messapi, tanto che produssero opere uniche in tutto il Mediterraneo, che si conservano tutt'ora nel Museo Sigismondo Castromediano di Lecce
La loro tradizione si è protratta fino ad oggi, soprattutto nelle zone del Salento che corrispondono grosso modo ai centri di influenza messapica: San Pietro in Lama e la zona del Capo di Leuca. 
 Lo dice il nome stesso, è terra, ossia argilla cotta ad elevate temperature (circa 1000 gradi centigradi). Ha questo nome anche perché viene appositamente lasciata “così com'è”. In poche parole dopo la lavorazione la terracotta assume quel colore grigio che si vede in foto, mentre dopo la cottura la terracotta assume un colore più marrone. 
Esistono diversi tipi di argilla a seconda della composizione chimica della terra, ma i vecchi produttori salentini hanno da sempre sviluppato la produzione dell'argilla a pasta porosa, che permette una lavorazione maggiore. Alcuni produttori attuali, tuttavia, sviluppano la produzione della cosiddetta creta bianca (ocaolino), chiamata così per via del colore e della sua estrema leggerezza, tanto da ottenere prodotti utilizzabili nei campi più disparati.
Nella civiltà contadina la terracotta era utilizzata per la produzione di utensili utili al trasporto e alla conservazione dei cibi, come le capase, ossia contenitori di olive, fichi o vino, oppure le pignate, pentole che si usavano prevalentemente per la cucina dei legumi.

TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA



Esistono sostanzialmente due tecniche di lavorazione della creta: 
Al tornio: la pasta (cioè la terracotta semisolida) viene collocata su un tornio (struttura cilindrica che funziona elettricamente oppure a pedale) e lavorata per ottenere figure geometriche esatte (solitamente tonde o ovali). 
A colombina: è una delle tecniche più antiche. Quando non esisteva il tornio, gli artigiani realizzavano i manufatti stendendo la pasta e ottenendo una sorta di lungo filo di creta. Al ché i fili venivano sovrapposti a mò di spirale e si ottenevano piccoli e grandi manufatti non perfettamente tondi. Questa tecnica è quasi scomparsa con l'avvento del tornio, ma sopravvive ancora in poche botteghe artigiane. 
Nella grande produzione semi-artigianale si usa anche la lavorazione a stampo oppure a pressa, che consente di abbattere i costi e realizzare un gran numero di prodotti in poco tempo.

MAIOLICA


Detta genericamente ceramica, si ottiene dalla cottura ad elevatissime temperature dell'argilla (circa 1000 gradi centigradi) da cui si ricava il manufatto in terracotta e da una seconda cottura, ad una temperatura leggermente inferiore (circa 950 gradi centigradi), da cui si ricava, dopo il processo di smaltatura, la maiolica. 
Presenta numerosi vantaggi: forte resistenza (non può essere scalfita nemmeno da una punta di ferro!) e durata pressoché infinita (alcune maioliche sono giunte intatte fino a noi dal X millennio a.C.).
Con questo particolare processo di lavorazione si ottenevano (e si ottengono tutt'ora) solitamente stoviglie per la cucina, oggetti d'arredamento, ma anche rivestimenti edilizi, in quanto il punto di cottura della maiolica è elevatissimo e dunque è totalmente ignifugo.
Oggi la produzione della maiolica si sviluppa anche sul lato artistico. Vi sono veri e propri artisti in Salento che evolvono le proprie creazioni verso oggetti d'arredamento finemente lavorati, tanto da ottenere forme e disegni che richiamano in qualche modo il miscuglio stilistico dei paesi del Mediterraneo nonché decorati con disegni tradizionali o legati alla fantasia dell'artista.

LE CAMPANELLE



Le campanelle sono oggetti quasi sacri per i salentini. Sono realizzate sia in terracotta che maiolica, grezze o decorate. E' usanza regalarle alle persone più care. Questo perché la leggenda racconta la storia di un povero pastore che aveva perso la sua unica pecora. Dopo averla cercata ovunque, fino allo stremo delle forze, udì in lontananza il leggero tintinnio di una campana, seguì allora la direzione dalla quale proveniva il suono e giunse sul ciglio di un crepaccio dove vi era la sua pecora.
All’improvviso apparve San Michele che, dopo aver salvato la pecora, si tolse dal collo una campanella che regalò al pastorello come portafortuna. Da quel giorno la fortuna del pastorello cambiò e tutti i suoi desideri furono esauditi.
Da allora la campanella divenne il simbolo di portafortuna ed ecco perché, ancora oggi viene donata alle persone alle quali si vuole bene.

sabato 11 luglio 2015

..CONSIGLI UTILI PER UNA VACANZA NEL SALENTO....



Cosa visitare nel Salento?



Il Salento è un luogo ricco di storia e tradizioni, di bellezze naturali, di magiche atmosfere che in ogni angolo di questo favoloso lembo di terra italica richiamano profumi e sapori di un passato che ha conosciuto culture diverse, da quella greca a quella bizantina, culture che si esprimono nell’architettura di ogni suggestivo paese salentino.
Nel percorrere il territorio ci si accorge dell’influenza dei greci per la predominanza assoluta delle case bianche “a calce”, senza tetto, soprattutto in campagna e sulla costa, mentre i centri storici sono caratterizzati da un lascito spagnolo del Barocco che qui si spoglia della sovrabbondanza pittorica degli interni e trasforma le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti.
Insomma il Salento è un territorio dalla vocazione turistica naturale come pochi capace di trasmettere stimoli e messaggi tra i più diversi, di affascinare con i miti e i segni dei popoli antichi, di interessare con le testimonianze e gli incroci delle culture del Mediterraneo.
Ma anche di incuriosire con le opere grandiose dei maestri scalpellini, di attirare con i colori e i paesaggi del sole, di far sorridere con i sapori della tavola.
Chi scopre il Salento lo apprezza per l’atmosfera magica, le numerose meraviglie da scoprire, il sole caldo, il cielo blu, il mare cristallino, la costa da sogno dai mille disegni, l’arte barocca.
Un mix di arte, cultura, turismo e tradizioni, che rendono questa terra unica perper chi ha la fortuna di visitarla almeno una volta nella propria vita.
TORRI COSTIERE:
Le torri costiere della provincia di Lecce si concentrano per lo più sul versante adriatico; il turista che intendesse percorrere la bellissima litoranea, da S. Cataldo al Capo di Leuca e da qui risalire la sponda ionica fino a Porto Cesareo, si troverebbe di fronte a strutture fiere e possenti che oggi ricordano quel clima di paura e violenza, ma anche di indomita resistenza, nel quale vissero queste genti.
Partiamo da S. Cataldo, l’antico porto di Adriano e scendiamo fino a Roca Vecchia, antica località che conserva ancora parte delle sue strutture difensive nascoste tra il verde di uno dei più importanti parchi archeologici del Mediterraneo.
Procedendo verso sud troviamo Torre dell’Orso, nell’omonima località balneare, Torre del Serpe, simbolo di Otranto e Torre Sant’Emiliano che si protende solitaria verso il mare.
Fino a Santa Maria di Leuca, la litoranea appare quasi ”sorvegliata” da questi guardiani di pietra.
Da vedere Torre Palane e Torre degli Uomini Morti.
Sul versante ionico, Torre Sabèa a GallipoliTorre Santa CaterinaTorre delle Quattro Colonne sul litorale neretino, la Torre di Uluzzo nel parco naturale di Portoselvaggio e infine Torre Sant’IsidoroTorre Squillace eTorre Chianca presso Porto Cesareo. L’austerità di queste strutture militari si è saldata, nel corso dei secoli, con la spettacolarità della costa e dei paesaggi.
GROTTA BOCCA DEL POZZO: per raggiungerla occorre approdare ad alcuni scogli e percorrere a piedi un breve sentiero. Si arriverà così ad un fiabesco specchio d’acqua cristallina e gelida che il mare ha scavato nella roccia viva.
GROTTA MANNUTE: un Intricato complesso di cavità, tutte intercomunicanti e particolarmente suggestive, caratterizzato da grandi aperture circolari che si schiudono a mezza quota.
GROTTA VORA: l’enorme caverna ricorda l’interno di una grandiosa cattedrale. Un grande foro circolare, posto a 60 metri sulla volta, permette al sole di colorarne le pareti con stupendi giochi di luce.
GROTTA ORTOCUPO: ecco un luogo veramente ideale per trascorrere una giornata di mare, riposandosi sulla riva silenziosa o immergendosi alla scoperta dei meravigliosi fondali della Grotta del Soffio.

Quali sono i luoghi più belli del Salento?

GALLIPOLI
Città bella, perla dello Jonio.
Un luogo unico capace di amalgamare il sapore della tradizione con il gusto dell’ospitalità.
Il colore bianco delle case, il rosso del tramonto che tinge acque cristalline, i colori dorati dei lunghi litorali sabbiosi.
E’ facile immergersi in questa atmosfera foriera di tanti momenti di relax: una passeggiata, tra le vie anguste e tortuose, nella città vecchia dalle case di foggia quasi orientale, bianche di calce; un salto al mercato per scegliere i pesci più gustosi appena pescati; una visita ai monumenti e alle chiese.
Non fatevi mancare una visitina alla fontana ellenistica.
Ricostruita nel 1560, nella facciata posteriore, tra cariatidi e telamoni sostenenti un frontone barocco, i visitatori potranno ammirare tre rilievi antichi raffiguranti le “Metamorfosi di Dirce“, “Salmace” e “Biblide“, trasformate tutte e tre in fonti d’acqua.
Ancora, non mancate una visita al Castello: questa stupenda costruzione del XVI secolo incorpora le precedenti fortificazioni di età angioina ed è costituita da un rivellino concluso da un torrione circolare e da un mastio quadrangolare con torri angolari.
Ed infine fatevi un giretto alla Cattedrale, per tutti gli amanti del barocco salentino è un appuntamento quasi obbligato insieme alla stupenda struttura dedicata a Sant’Agata, costruita nel 1630 e completata con la splendida facciata nel 1696.
L’interno è una vera e propria pinacoteca che contiene grandi pitture del seicento e del settecento.
CASTRO
Uno scenario naturale straordinario.
picchi rocciosi, in alcuni punti quasi inaccessibili, che si stagliano su un mare sempre intensamente azzurro e cristallino; la ricca vegetazione mediterranea che abbraccia morbidamente una collina intagliata da stradine tortuose; il caleidoscopio di fondali ricchi di fauna e di flora che offrono agli appassionati subacquei un’esperienza esaltante.
Ma il fascino di Castro non si esaurisce certo qui: alle bellezze naturali si affiancano le attrattive, sicuramente più misteriose e suggestive, della sua storia che vivono attraverso il Castello del ‘500, la Cattedrale del XII secolo, la cripta Bizantina e tutti gli altri monumenti, fieri testimoni del passato.
Sotto i raggi del sole o alla luce delle lampare, i turisti potranno ascoltare la canzone eterna del mare, che sa di partenze, di sirene e di mostri, ma soprattutto di incontri.
LECCE (LA C.D. “FIRENZE DEL BAROCCO”)
Qui regna lo spettacolo luminoso del barocco: una fioritura di fantastica inventiva, di sontuosità monumentale, temperata, in buona parte, dalla grazia, dalla freschezza, dalla pura gioia creativa. Nel labirinto dei centri storici, vicoli angusti si spalancano d’improvviso su gioielli d’arte di incomparabile bellezza.
Sulle facciate di chiese ed edifici, finemente decorate, la pietra leccese dà vita ad innumerevoli creature e ad infinite suggestioni: bassorilievi, balaustre, archi, navate, piccole logge, nicchie, rosoni, si avvicendano in un movimento di spazi e di luci, irradiando una singolare armonia, catturando lo sguardo.
Oltre ai fasti decorativi delle facciate del Duomo e di Santa Croce, gli occhi estasiati dei turisti possono ammirare le sontuosità dei cespi fioriti della Chiesa del Rosario, le belle colonne corinzie della facciata dellaChiesa di Santa Teresa, le statue e le nicchie della Chiesa del Carmine; ed ancora, le curve particolari della Chiesa di San Matteo, il ricco portale e la finestra a loggia della Chiesa di Santa Chiara, gli angeli festanti dellaChiesa di Sant’Angelo.
Da non perdere la visita al Castello, conosciuto anche con il nome di Carlo V, che venne costruito tra il 1539 e il 1549, per difendere la città dalle incursioni turche.
Sorge sull’angolo nord-est del trapezio che definisce la cinta muraria della città e contiene alcuni edifici di epoca medievale tra i quali il poderoso maschio quadrangolare del periodo Angioino.
E per finire, andate a vedere anche il Museo Provinciale, che prende il nome del suo fondatore, il duca Sigismondo Castromediano, che lo volle nei primi anni dell’Unità d’Italia.
Il turista curioso ed interessato potrà trovarci sicuramente un ricco materiale proveniente dagli scavi nella provincia di Lecce e da testimonianze di un più recente passato.
Spero di aver dato una mano a conoscere meglio questo scorcio di terra dalle mille sfaccettature e dai tanti colori e profumi.