Cosa visitare nel Salento?
Il Salento è un luogo ricco di storia e tradizioni, di bellezze naturali, di magiche atmosfere che in ogni angolo di questo favoloso lembo di terra italica richiamano profumi e sapori di un passato che ha conosciuto culture diverse, da quella greca a quella bizantina, culture che si esprimono nell’architettura di ogni suggestivo paese salentino.
Nel percorrere il territorio ci si accorge dell’influenza dei greci per la predominanza assoluta delle case bianche “a calce”, senza tetto, soprattutto in campagna e sulla costa, mentre i centri storici sono caratterizzati da un lascito spagnolo del Barocco che qui si spoglia della sovrabbondanza pittorica degli interni e trasforma le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti.
Insomma il Salento è un territorio dalla vocazione turistica naturale come pochi capace di trasmettere stimoli e messaggi tra i più diversi, di affascinare con i miti e i segni dei popoli antichi, di interessare con le testimonianze e gli incroci delle culture del Mediterraneo.
Ma anche di incuriosire con le opere grandiose dei maestri scalpellini, di attirare con i colori e i paesaggi del sole, di far sorridere con i sapori della tavola.
Chi scopre il Salento lo apprezza per l’atmosfera magica, le numerose meraviglie da scoprire, il sole caldo, il cielo blu, il mare cristallino, la costa da sogno dai mille disegni, l’arte barocca.
Un mix di arte, cultura, turismo e tradizioni, che rendono questa terra unica perper chi ha la fortuna di visitarla almeno una volta nella propria vita.
TORRI COSTIERE:
Le torri costiere della provincia di Lecce si concentrano per lo più sul versante adriatico; il turista che intendesse percorrere la bellissima litoranea, da S. Cataldo al Capo di Leuca e da qui risalire la sponda ionica fino a Porto Cesareo, si troverebbe di fronte a strutture fiere e possenti che oggi ricordano quel clima di paura e violenza, ma anche di indomita resistenza, nel quale vissero queste genti.
Partiamo da S. Cataldo, l’antico porto di Adriano e scendiamo fino a Roca Vecchia, antica località che conserva ancora parte delle sue strutture difensive nascoste tra il verde di uno dei più importanti parchi archeologici del Mediterraneo.
Procedendo verso sud troviamo Torre dell’Orso, nell’omonima località balneare, Torre del Serpe, simbolo di Otranto e Torre Sant’Emiliano che si protende solitaria verso il mare.
Fino a Santa Maria di Leuca, la litoranea appare quasi ”sorvegliata” da questi guardiani di pietra.
Da vedere Torre Palane e Torre degli Uomini Morti.
Sul versante ionico, Torre Sabèa a Gallipoli, Torre Santa Caterina, Torre delle Quattro Colonne sul litorale neretino, la Torre di Uluzzo nel parco naturale di Portoselvaggio e infine Torre Sant’Isidoro, Torre Squillace eTorre Chianca presso Porto Cesareo. L’austerità di queste strutture militari si è saldata, nel corso dei secoli, con la spettacolarità della costa e dei paesaggi.
GROTTA BOCCA DEL POZZO: per raggiungerla occorre approdare ad alcuni scogli e percorrere a piedi un breve sentiero. Si arriverà così ad un fiabesco specchio d’acqua cristallina e gelida che il mare ha scavato nella roccia viva.
GROTTA MANNUTE: un Intricato complesso di cavità, tutte intercomunicanti e particolarmente suggestive, caratterizzato da grandi aperture circolari che si schiudono a mezza quota.
GROTTA VORA: l’enorme caverna ricorda l’interno di una grandiosa cattedrale. Un grande foro circolare, posto a 60 metri sulla volta, permette al sole di colorarne le pareti con stupendi giochi di luce.
GROTTA ORTOCUPO: ecco un luogo veramente ideale per trascorrere una giornata di mare, riposandosi sulla riva silenziosa o immergendosi alla scoperta dei meravigliosi fondali della Grotta del Soffio.
Quali sono i luoghi più belli del Salento?
GALLIPOLI
Città bella, perla dello Jonio.
Un luogo unico capace di amalgamare il sapore della tradizione con il gusto dell’ospitalità.
Il colore bianco delle case, il rosso del tramonto che tinge acque cristalline, i colori dorati dei lunghi litorali sabbiosi.
E’ facile immergersi in questa atmosfera foriera di tanti momenti di relax: una passeggiata, tra le vie anguste e tortuose, nella città vecchia dalle case di foggia quasi orientale, bianche di calce; un salto al mercato per scegliere i pesci più gustosi appena pescati; una visita ai monumenti e alle chiese.
Non fatevi mancare una visitina alla fontana ellenistica.
Ricostruita nel 1560, nella facciata posteriore, tra cariatidi e telamoni sostenenti un frontone barocco, i visitatori potranno ammirare tre rilievi antichi raffiguranti le “Metamorfosi di Dirce“, “Salmace” e “Biblide“, trasformate tutte e tre in fonti d’acqua.
Ancora, non mancate una visita al Castello: questa stupenda costruzione del XVI secolo incorpora le precedenti fortificazioni di età angioina ed è costituita da un rivellino concluso da un torrione circolare e da un mastio quadrangolare con torri angolari.
Ed infine fatevi un giretto alla Cattedrale, per tutti gli amanti del barocco salentino è un appuntamento quasi obbligato insieme alla stupenda struttura dedicata a Sant’Agata, costruita nel 1630 e completata con la splendida facciata nel 1696.
L’interno è una vera e propria pinacoteca che contiene grandi pitture del seicento e del settecento.
CASTRO
Uno scenario naturale straordinario.
I picchi rocciosi, in alcuni punti quasi inaccessibili, che si stagliano su un mare sempre intensamente azzurro e cristallino; la ricca vegetazione mediterranea che abbraccia morbidamente una collina intagliata da stradine tortuose; il caleidoscopio di fondali ricchi di fauna e di flora che offrono agli appassionati subacquei un’esperienza esaltante.
Ma il fascino di Castro non si esaurisce certo qui: alle bellezze naturali si affiancano le attrattive, sicuramente più misteriose e suggestive, della sua storia che vivono attraverso il Castello del ‘500, la Cattedrale del XII secolo, la cripta Bizantina e tutti gli altri monumenti, fieri testimoni del passato.
Sotto i raggi del sole o alla luce delle lampare, i turisti potranno ascoltare la canzone eterna del mare, che sa di partenze, di sirene e di mostri, ma soprattutto di incontri.
LECCE (LA C.D. “FIRENZE DEL BAROCCO”)
Qui regna lo spettacolo luminoso del barocco: una fioritura di fantastica inventiva, di sontuosità monumentale, temperata, in buona parte, dalla grazia, dalla freschezza, dalla pura gioia creativa. Nel labirinto dei centri storici, vicoli angusti si spalancano d’improvviso su gioielli d’arte di incomparabile bellezza.
Sulle facciate di chiese ed edifici, finemente decorate, la pietra leccese dà vita ad innumerevoli creature e ad infinite suggestioni: bassorilievi, balaustre, archi, navate, piccole logge, nicchie, rosoni, si avvicendano in un movimento di spazi e di luci, irradiando una singolare armonia, catturando lo sguardo.
Oltre ai fasti decorativi delle facciate del Duomo e di Santa Croce, gli occhi estasiati dei turisti possono ammirare le sontuosità dei cespi fioriti della Chiesa del Rosario, le belle colonne corinzie della facciata dellaChiesa di Santa Teresa, le statue e le nicchie della Chiesa del Carmine; ed ancora, le curve particolari della Chiesa di San Matteo, il ricco portale e la finestra a loggia della Chiesa di Santa Chiara, gli angeli festanti dellaChiesa di Sant’Angelo.
Da non perdere la visita al Castello, conosciuto anche con il nome di Carlo V, che venne costruito tra il 1539 e il 1549, per difendere la città dalle incursioni turche.
Sorge sull’angolo nord-est del trapezio che definisce la cinta muraria della città e contiene alcuni edifici di epoca medievale tra i quali il poderoso maschio quadrangolare del periodo Angioino.
E per finire, andate a vedere anche il Museo Provinciale, che prende il nome del suo fondatore, il duca Sigismondo Castromediano, che lo volle nei primi anni dell’Unità d’Italia.
Il turista curioso ed interessato potrà trovarci sicuramente un ricco materiale proveniente dagli scavi nella provincia di Lecce e da testimonianze di un più recente passato.
Spero di aver dato una mano a conoscere meglio questo scorcio di terra dalle mille sfaccettature e dai tanti colori e profumi.